Mauro, un consumatore abusivo di ‘vuove de dugo’ /11 (degli ‘angeli custodi’ dei sentieri)
Caro Mauro (xy),
presumo che tu ne abbia ben donde di tutta questa “menata”, ma sei stato tu a infilarti in questo cul de sac; porta ancora un po’ di pazienza, ci stiamo avviando verso l’ultimo terzo della filippica. Però se ti fai vivo mi lego le mani (promesso). Se non ti fai vivo, invece, continuo e ti vengo anche a stanare. Sei o non sei un agglomerato di cellule? Ti troverò! Confido anche che tu non sia un piddino, perché mi stanno sul cazzo di default.
Andiamo avanti, dunque.
Quando riguardo questo articolo, apparso sul Corriere delle Alpi il 12 settembre 2003, mi sgorgano lacrime grosse così. Un po’ perché avevo qualche anno di meno, un po’ perché siamo stati davvero degli angeli custodi dei sentieri (quella “cosa” che tu chiami “cattivissimo esempio della montagna di Lozzo“: te ne pentirai, dolcemente, ma te ne pentirai).