fusioni: De Menech e i sindaci conservatori di montagna
Il peones piddino, parlando delle fusioni dei comuni, rigurgita:
«Spesso i sindaci vengono descritti come conservatori, soprattutto quelli montani, però ci si dimentica che le uniche iniziative per ridurre il numero di Comuni e renderli più efficienti sono proprio quelle degli amministratori locali».
A parte che se una legge statale (rinforzata da una spinta regionale) ti dice, sostanzialmente, che te lo ficca in culo d’autorità se non unisci i servizi o ti fondi fino a 3000 abitanti (5000 in pianura), non è che ti resta molta alternativa: magari temporeggi, chiedi una proroga dei termini, ma alla fine “quello devi fare”. No?
Ma oltre a ciò il piddino, probabilmente a sua insaputa, si produce in un’affermazione, diciamo, tragicomica: allorquando sostiene che i sindaci, soprattutto quelli montani, vengono descritti come conservatori…”
Conservatori?
Ma se hanno mandato a puttane il Bim-Gsp!!
che a quest’ora, se non ci fosse stato il “buon” Bottacin ad “immolarsi”, il buco avrebbe superato la soglia dei 100 milioni di euri.
Conservatori un cazzo!
(vi pare che gentaglia di tal fatta, che stava di fatto “coltivando” un cadavere in avanzatissimo stato di putrefazione, possa essere additata – anche solo per scherzo – come “esempio” di iniziative tese a “rendere i comuni più efficienti”? Ma dai!!!)