Grande Guerra: niente tricolorume in Alto Adige (mi sembra il minimo)
Il tricolorume italico lo vedo fuori luogo qui, su queste lande tiepidamente ladine, figuriamoci “là dentro”. Solo uno stato del cazzo può pensare di celebrare l’anniversario di una dichiarazione di guerra (vi ricordate, oh coglioni “celebrativi”, cosa dice la più bella Costituzione del mondo?). Di fronte a tutti quei morti – stato del cazzo – dovresti solo chinare la testa e tacere. Se è per questo, neanche per la fine di quella guerra troverei motivo di celebrazione.
Documentarla sì, per quanto possibile. E’ quello che, nel nostro piccolo, stiamo tentando di fare con Monte Piana & Monte Piano, Testimonianze fotografiche della Grande Guerra nelle Dolomiti 1915-1917.
Celebrare l’entrata in guerra dell’Italia? Bolzano non ci sta: niente tricolore
Domenica, per il centenario dell’entrata in guerra dell’Italia, sugli edifici pubblici della Provincia autonoma di Bolzano, non sarà esposta la bandiera italiana. Lo «sciopero» del tricolore, che riguarderà anche la quasi totalità dei Comuni in Alto Adige, è stato giustificato dal governatore Arno Kompatscher: «L’invito della presidenza del consiglio – ha detto – è assolutamente incomprensibile e fuori luogo». Secondo il presidente della Provincia sarebbe stato meglio ricordare tutte le vittime della Grande Guerra con le bandiere a mezz’asta.
Kompatscher ha sottolineato che il 24 maggio «si celebra l’anniversario dell’inizio del primo conflitto mondiale e non un evento positivo, come potrebbe essere la fine di una guerra». […]