wifi a Lozzo di Cadore: più figa per tutti
Non è il digital divide il problema, è il figa divide a preoccupare davvero. Ma con il wifi, anche a Lozzo si potrà vedere a un palmo di naso il culo di Tori Black (e tutto il resto). A meno che il satrapo di turno non freni la corsa all’oro impedendo l’aggancio a certi indirizzi. Non so come funzioni, ma tra un po’, visto che anche Alle Astre il servizietto è in procinto di attivazione – e se qualcuno mi presta un pincionoto, uno smartphone (ché io non ne ho: Amia Moretti la voglio vedere a 44 pollici ecchecazzo…) – proverò a scorrazzare nelle vaste praterie del porno.
Bando alle ciance. C’è un’altra grossolana imprecisione che va sottolineata. Dice il comunicato comunale:
Grazie al contributo Europeo così ottenuto (POR Veneto 2007-2013 Azione 4.1.2) i cittadini possono navigare gratuitamente nelle aree coperte dal servizio e per cui è prevista una semplice procedure di autenticazione.
Precisiamo: a parte quell’Europeo scritto con l’iniziale maiuscola (non ci va, fattene una ragione, non ci va!!), il contributo non è europeo ma è italiano. Sono soldi presi dalle tasche degli italiani che vanno a Bruxelles per essere – semmai – etichettati come europei, ma europei non lo sono per nulla, tornando poi in territorio italiano (lo sapete, no, che l’Italia è un contributore netto della UE!!!!!! O no?).
Quindi, scavezzacollo che userai il wifi a Lozzo, quando ti guarderai quelle porcellone e la bava che scenderà dalla bocca ti laverà lo schermo del pincionoto, non sentirti in colpa: sono, fino all’ultimo, soldi italiani.
(il wifi sarà attivo in piazza, ai cosiddetti campetti e… nientepopodimeno che in sala consiliare: dai che è la volta buona che ci vediamo il coniglio in streaming)
(oops, consiglio, non coniglio)