IL GIOVIN EX ROTTAMATORE OVVERO L’EMULO DEL ‘SALVIFICO’ BRIANZOLO
di Giuseppe Zanella
Le linee guida del nuovo DEF, se mai ce ne fosse bisogno, sono la cartina di tornasole di una cricca di improbabili faccendieri della politica, giunti ai vertici dello Stato a…”loro insaputa”. Sì, perché le circostanze di tale ‘ascesa’ e tanto fattore “C” hanno reso ormai questa povera Repubblica monopolio del ‘Giglio Magico’, che sta palesando una insipienza ed una arroganza senza pari. L’uomo dalla facile “annuncite”, fin dall’esordio, era andato a briglia sciolta in fatto di cronoprogramma riformistico (si fa per dire!): da Marzo a Giugno 2014 la Repubblica doveva ‘mutare verso’, doveva essere rivoltata come un calzino con provvedimenti dalla ferrea cadenza mensile. Fantasmagoriche promesse che l’uomo di Rignano all’Arno non ha provato alcuna vergogna a lanciare, memore della scuola dell’Innominato-Pregiudicato in fatto di grado di acculturazione dell’elettore medio italico (“seconda media di bassa qualità”).
Ma lasciamo da parte le considerazioni sui tempi di attuazione delle machiavelliche riforme istituzionali e sul combinato disposto di una normativa elettorale e di una riforma del Senato tabula rasa. Basti dire che il così detto Italicum avrà, presumibilmente, effetti simili alla deprecata Lg Acerbo dell’infausto 1924 e che i due disegni in itinere ci regaleranno, di fatto, una repubblica semipresidenziale, senza però i dovuti, opportuni contrappesi in quanto a controlli e prerogative parlamentari rispetto allo strapotere che verrà affidato all’Esecutivo. E non sembri esagerato il paragone con la Lg Acerbo, visto che ora si parla apertamente di Partito della Nazione e che il tasso di democrazia nelle nostre Istituzioni risulterà certamente di molto abbassato.
In questa sede, concentriamoci invece sugli aspetti di maggior rilievo socio-economico, ovvero proprio sulle considerazioni sul DEF. Dice il Gran Bugiardo: “Non ci saranno tagli né aumenti di tasse e non scatterà neppure la clausola di salvaguardia circa l’ipotizzato aumento dell’IVA”!! Perché allora la manovra di circa 10 mld e da dove salteranno fuori i quattrini? Solo da una politica anticorruzione e anti-sprechi? Sappiamo tutti che fine hanno fatto i vari Giarda, Bondi e Cottarelli e che incidenza avrà la blanda legge anti corruzione!!
Ma questo Renzino è davvero l’uomo dei miracoli. Un PdC che fa crescere i denari nell’orto di Pinocchio?! L’uomo del paese dei balocchi asserisce poi, senza alcun rossore, che la pressione fiscale, con lui a Palazzo Chigi, è diminuita; subito però è l’ISTAT che si incarica di smentirlo (pressione ora al 43,5%). Siamo veramente alle comiche, il gioco delle tre carte fatica ormai a reggere! Non si può dire che la pressione fiscale è in calo e poi negare i trasferimenti agli Enti locali, che sono così costretti a mettere ogni sorta di balzelli, aumenti tariffari e ad esigere addizionali varie, tutto al fine di non dover tagliare i servizi essenziali ai cittadini. E quest’ultima evenienza si è già verificata, purtroppo, in moltissimi casi e vieppiù si verificherà ora e nel prossimo futuro. Ma tant’è!
L’anno scorso il giovin virgulto della politica italiana disse che il Pil avrebbe raggiunto un +0,8% ed invece il dato reale è stato -0,5%! Sempre nel 2014, via tweet, il grande sbruffone ci ammansì che ci sarebbe stata la ripresa della occupazione (disse infatti: “più 130 mila posti di lavoro, bene ma non basta!”); poi, anche in questo caso, l’Istat provvide a smentire tale boutade: il tasso di disoccupazione era infatti salito al 12,7%. Per il 2015 il nostro si dimostra stranamente più cauto in fatto di ‘smargiassate’: “La crescita sarà dello 0,7%, ma siamo prudenti”. Se quando egli ostentava sicurezza il risultato è stato alla fine così negativo, adesso che lo stesso soggetto manifesta prudenza, che cosa dovremo mai attenderci? Che cosa accadrà?
Speriamo proprio che, anche in questa occasione, il Toscano di belle speranze si sbagli ancora, ma questa volta in senso inverso, ovvero che siano in arrivo positive sorprese. Del resto, la congiuntura economica attuale appare quanto mai favorevole: tassi vicini allo zero, il QE di Draghi sta portando in Europa folate di liquidità, il rapporto fra dollaro e Euro è prossimo alla parità, il prezzo del petrolio è in vistoso calo, sono in arrivo Expo e Giubileo ecc.: se non ci dovesse essere la crescita in questo contesto, vorrebbe sicuramente dire che l’uomo non ci sa proprio fare…
Personalmente, io resto comunque perplesso basandomi su quanto fin qui visto; se poi aggiungo la valutazione sulla compagine che il nostro ha messo insieme, allora le mie perplessità aumentano non di poco. Per me i vari Lotti, Picierno, Boschi, Madia, Serracchiani, Moretti, Bonafè ecc. sono personaggi di un livello non propriamente adeguato alle attuali contingenze. Confido soltanto nella avvedutezza e capacità di indirizzo e moral-suasion del nuovo inquilino del Colle e sulla competenza del ministro Padoan.
Ma, ahimè, credo che gli auspici siano ormai non molto efficaci.