Expo 2015: arriva il camuffo (bando da 1 milione per nascondere le incompiute)
Neanche in Ossezia potrebbero farlo senza provare vergogna. Ma qui stiamo in Italì. Dunque, se c’è della merda, la si nasconde. E via col camouflage:
La gara d’appalto per il “camouflage” è partita proprio nel giorno dell’Expo-ottimismo, venerdì 13 marzo, quando Matteo Renzi ha compiuto una turbo-visita al cantiere dell’esposizione universale rassicurando: “Ce la faremo”. “Camouflage” è un elegante francesismo per indicare i mascheramenti con cui nascondere ai visitatori le opere che il 1° maggio, quando si aprirà l’esposizione, non saranno terminate. È l’ultimo bando indetto da Expo spa, mettendo sul piatto la bella cifra di 1 milione e 100 mila euro, più 54 mila di oneri di sicurezza: per “allestimenti di quinte di camouflage”. Praticamente scenografie teatrali. […]
Se poi si dà un’occhiata alle date di “consegna” dei vari minestroni, tenuto conto che il primo maggio s’apre la sagra, si rizzano anche i peli del culo:
[…] La data di fine lavori per Palazzo Italia, l’edificio più importante dell’Expo, vetrina mondiale del Paese che ospita l’evento, è indicata al 18 aprile; […]. La realizzazione dei vari edifici del Cardo, luogo del Padiglione Italia e riservato alle eccellenze agroalimentari made in Italy, è prevista per il 30 aprile 2015: si può constatare che i lavori sono molto indietro.
Inquietante è poi il termine indicato per gli scavi e le fondazioni dei padiglioni esteri: consegna 1 agosto 2015, quando l’Expo sarà già iniziato da tre mesi. Il 14 agosto, infine – tre mesi e mezzo dall’apertura – è la data fine lavori prevista per la Via d’Acqua, lotto Anello verde azzurro, il canale che corre attorno al sito e alimenta il laghetto detto Lake Arena, con al centro l’Albero della vita. Ma niente paura, arriva il “camouflage”.
Comunque, se non altro, lo strenzi è uno che di camuffi se ne intende, sicché potrà dare utili indicazioni: