habemus presidentessa (sul Corrierasso del Veneto)
Il titolista è in campana:
Specificità, la Regione posticipa di un mese i trasferimenti. La presidente Larese Filon: «Così si rischia la paralisi»
Chi ha scritto l’articolo un po’ meno:
Martedì l’incontro a Venezia tra la presidentessa della Provincia Daniela Larese Filon e l’assessore regionale al Bilancio Roberto Ciambetti.
«Su questo tema, vista l’urgenza, si è stabilito di fissare un incontro apposito per il mese di febbraio – ha rivelato la presidentessa –
Ma la -essa scappa anche nella fotografia di corredo: “La presidentessa della Provincia Daniela Larese Filon (archivio)”. Del suffisso -essa applicato al genere grammaticale c’eravamo già occupati questa stessa mattina segnalando qualche intoppo alla Coriera delle Alpi che riguardava, guarda caso, la medesima presidentessa, ma nei panni di “sindaco esterefatta“)
E’ vero, alla voce Presidente la Treccani riporta all’inizio questo: “presidènte s. m. (f. invar. o –éssa: v. in fondo alla voce)”; per il genere femminile dà la parola invariante o terminante in -éssa, ma dice anche di andare a vedere in fondo alla voce. E in fondo alla voce:
È usato il masch. anche per indicare una donna che ricopre tale ruolo: la p. del senato; la p. della commissione; la p. della Croce Rossa. La forma presidentessa è ormai usata quasi esclusivam. per indicare, in tono scherz., la moglie di un presidente.
Ora, se la presidente può diventare presidentessa, ancorché in tono scherzoso, il Corriere può diventare Corrierasso (e vissero tutti felici e contenti).