Benvenuti a Zozzo di Cadore, il paese maglia nera in Veneto nella raccolta differenziata
“Eppur si muove” disse un tempo un illustre toscano. Anche a Zozzo di Cadore “parte la differenziata”. Lo si apprende da un foglio distribuito dal Comune alle famiglie dei lozzesi, pardon, zozzesi.
Alle comuni cazzate, in ambito generico, si affiancano, quando riferite al problema rifiuti, le zozzate. Nel foglio “Notizie dal Comune” ne ho individuato più d’una.
“Cominciamo dalla tassa per la raccolta ….. A Lozzo è rimasta inalterata dal 2004 … per non pesare sulle famiglie. Le varie lievitazioni … sono state affrontate e pagate con alcuni risparmi sulle spese correnti del bilancio comunale. E questo è un vanto“
E’ un vanto al pari di essere il primo cittadino del paese maglia nera in Veneto per la raccolta differenziata? 1600 cittadini che si distinguono su 6 milioni di abitanti, rappresentano un vanto di cui vantarsi? E allora si vanti, orgogliosamente, suppongo.
Inoltre, devo dedurre che i citati “alcuni risparmi sulle spese correnti” si potessero fare, altrimenti non si sarebbero fatti. E’ da prevedere anche una medaglia? Domanda: i risparmi sono quelli relativi all’acquisto del camion di Big-Gim (130.000 €), quello che quando passa con la lama per lo sgombero neve lascia una traccia poco più larga di una luoida? O facciamo riferimento ai risparmi conseguiti assegnando alcuni lavori in economia, come gli scalini di via Brodevin che si stanno sgretolando ad un anno di distanza? Oppure, per finire, sono quelli che non permettono di acquistare il sale per l’inverno o le scope-ramazze per l’estate?
“Abbiamo pensato di iniziare fin da subito con la separazione della componente organica umida dagli altri rifiuti”
Una genialata. Qui ci scappa un Nobel.
“Secondo gli esperti e anche secondo le famiglie che stanno già operando questa differenziazione si dovrebbe ridurre la quantità dei rifiuti indifferenziati del 50 per cento”.
Raccontata così sembra quasi che questa banalità dell’esistenza umana sia invece un problema pionieristico, che ci sia perfino il bisogno di far riferimento a chi ha già vissuto questa “esperienza”. Bisognerà segnalare la cosa a “Voyager: il piacere della scoperta”, magari ci fanno anche una trasmissione tv.
“Per verificare il … è stata indetta un’assemplea … Interverranno amministratori, esperti e alcuni cittadini che da tempo separano l’umido dai rimanenti rifiuti e lo usano per produrre composter. Loro hanno già constatato i vantaggi economici che comporta questa operazione”.
Da segnalare alla Cipra, un esempio di best practice (buone pratiche) fra le Alpi. Capito! Loro hanno già constatato. E il nostro sindaco ha avuto il bisogno di andare da “loro” per capirlo? Però.
Io sono fra loro. Semplicemente perché l’umido lo differenzio da 20 anni, dal 1990. Non lo dico per una medaglia, ma per segnalare che in questi 20 anni, pur “trattando” l’umido, non mi sono accorto di nessun miglioramente sul versante tasse.
E’ vero, mi è stato detto che se segnalo in comune questa mia “best practice” posso ottenere uno sgravio del 30% sul costo della tassa rifiuti (vale per alcuni comuni, presumo che valga anche per Zozzo). Non l’ho fatto, cavoli miei. Mi consolo con la citazione: “C’è vero progresso solo quando i vantaggi di una nuova tecnologia diventano per tutti.” (Henry Ford, 1863-1947).
Rilevo infine che le ventilate riunioni, in stile “volemose tuti ben“, che l’Amministrazione pensava di organizzare …
Per quanto riguarda specificatamente la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti pensiamo siano maturi i tempi per riflettere insieme sull’opportunità o meno di passare ad un sistema di raccolta differenziata spinta con il “porta a porta”. […] Quando conosceremo questa differenza decideremo insieme ai cittadini di Lozzo e a quelli di tutti i Comuni che compongono la Comunità Montana del Centro Cadore. […]
si sono concretamente ridotte ad una assemblea per “verificare il buon funzionamento della differenziazione dell’umido” (prima di scomodare una “assemblea” non sarebbe meglio parlare di “incontro con la popolazione”: l’assemblea, si sa, ha un ché di deliberativo che presuppone che i vari componenti siano preventivamente preparati ed edotti sul tema sul quale, l’assemblea, si dovrà poi pronunciare). Scusate le sottigliezze. Resto però dell’avviso che “eppur si muove …”.
Per un approfondimento (oltre agli articoli si vedano anche i commenti):
- qui sul BLOZ: Lozzo di Cadore maglia nera in Veneto per la raccolta differenziata
- qui sul BLOZ: Domegge prova con la differenziata spinta. Lozzo si differenzia con la maglia nera
- sul blog di “Per la Gente di Lozzo”: Differenziamo o no?
- sempre dal Gazzettino Domegge porta a porta è solo questione di tempo;
- dal Corriere delle Alpi: L’ ecotassa più alta per Lozzo e Zoldo Alto