Scozia verso il voto per l’indipendenza: Cameron chiama a sé gli scozzesi per proteggerli da un mondo molto pericoloso e insicuro
Seguo da anni gli accadimenti in quel di Scozia e Catalogna legati alla voglia d’indipendenza che si manifesta colà. Il prossimo 18 settembre gli scozzesi si troveranno di fronte alla scelta sopita ma agognata (per tre secoli o giù di lì) di votare a favore o meno della propria indipendenza dal Regno Unito.
Fino a pochi giorni fa il NO veniva dato in vantaggio – vi sono pesanti incertezze sul fatto che, geopoliticamente, la conquista dell’indipendenza possa essere un vantaggio rispetto alle promesse messe in campo da Londra di un’estensione dei poteri già conferiti da tempo alla Scozia, vedi parlamento scozzese e devoluzione – ma da qualche giorno sembra che i SI abbiano fatto capolino.
Ed è bello ed oltremodo divertente vedere come gli inglesi, inglesi dico, giochino sporco pur di trattenere a sé la verde Scozia (e un po’ del greggio che stanno trivellando al largo delle sue coste). Ovviamente a Cameron sta a cuore l’incerto futuro della sterlina che ha iniziato a ballare la samba. Sembrerebbero cose dette da una comune emerita testa di cazzo di politico italiano e invece:
La Scozia sarà più vulnerabile agli attacchi terroristici in ‘un mondo molto pericoloso ed insicuro’ se voterà per l’indipendenza il 18 settembre,” ha detto il Primo Ministro David Cameron. Essere parte dell’unione dà agli scozzesi il beneficio della protezione di essere parte di un paese più grande, ha detto ieri Cameron ai giornalisti, al termine di un summit NATO a Newport in Galles.
…sarebbe una scelta di autodeterminazione che sarebbe da esempio per l’intera Europa.