black out del Cadore: class action, class action, class action…
Patetico – e dire patetico è eufemistico – servizio di Antenna 3 sulla presentazione da parte dei sindaci dell’esposto in procura in seguito ai due black out ecc. ecc.. Patetico l’intero servizio, straordinariamente patetico l’incipit, che se lo fate sentire ad una colonia di macachi quelli vi gonfiano di botte come una mongolfiera:
Hanno aspettato [i sindaci, chi sennò? ndBLOZ]che le elezioni venissero archiviate, non volevano prestare il fianco alla campagna elettorale, hanno atteso volutamente che il tempo attenuasse almeno in parte la rabbia …
Cari sindaci, dell’esposto in procura ce ne facciamo una pippa. Lo sanno tutti, anche i polli Amadori, che è poco più di acqua fresca. Vogliamo la class action, quella che ci avete promesso a suo tempo.
Torno ad un commento di qualche mese fa al quale cambio solo il numero di giorni che nel frattempo è aumentato (ma va!):
rivolgo questo accorato promemoria a tutti i sindaci del Cadore:
ad oggi sono passati 180 giorni!
a che punto è la class action “black out di Natale” da voi promessa e sbandierata?
Pur credendo per quanto già anticipato che alla fine tutto si risolverebbe in un niente di fatto, possiamo in qualche modo contare sul fatto che, perlomeno, sia promossa?
Quella poi che le risposte legate al black out, che la Procura in qualche modo dovrà dare, siano anche attese dai turisti, è puro delirio schizofrenico. Ma noi non demordiamo e uniti nel corpo e nella mente osiamo dire: class action, class action, class action…