Cadore, bilancio demografico 2013: saldo totale -0,41% (con Comelico a -0,58% e Centro Cadore a -0,61%)
Dopo l’aggiornamento di settembre ecco i dati definitivi del bilancio demografico per il 2013. Nella tabella seguente è rappresentata la situazione relativa al Cadore con la suddivisione in Comelico, Centro Cadore e Val Boite e la comparazione con i dati di sintesi del bilancio demografico provinciale, regionale e nazionale.
La popolazione del Cadore nel suo insieme si è contratta nell’anno in esame dello 0,41% (corrispondente al 4,1 per mille), combinazione del saldo naturale di -0,69% (6,9 per 1000) e del saldo migratorio del +0,29%. Quest’anno è il Centro Cadore a mostrare il declino più vistoso con un -0,61% seguito dal Comelico con -0,58% ed infine dalla Val Boite che chiude con un saldo dello 0,00%.
Da segnalare l’ecatombe di Lozzo di Cadore che perde 19,5 persone per 1000 abitanti (1,95%); peggio fa Ospitale con -2,54% ma su una popolazione totale di sole 315 persone. Discorso speculare per Perarolo con +2,13% su 376 persone. Più corposo il salto di Sappada (+1,23%) e soprattutto quello di S. Vito di Cadore (+3,29%)
Anche il saldo totale della Provincia di Belluno è sostanzialmente a zero (0,03%) mentre il Veneto segna un 0,92% ed il Trentino Alto Adige un 1,16% (1,19% per la provincia Bolzano e 1,12% per quella di Trento); Friuli Venezia Giulia a 0,61% e Italia a 1,84%. Solo il TAA registra un saldo naturale positivo (che comunque è previsto nullo al sopraggiungere del 2020).
L’anno scorso era andata peggio con il Cadore a -0,62% (magari farò un post di confronto diretto), ma è confermato: ci stiamo consumando, stiamo morendo, siamo kaput (se poi togliamo il saldo migratorio … siamo zombi, morti che camminano). Passo e chiudo (dovrei ricordare che l’Autonomia della Provincia di Belluno è l’unica strada per provare ad uscire da questo coma programmato, ma queste cose le sapete già).