‘Oltre-Cortina’: io non c’ero e se c’ero dormivo
La storia è questa, grossomodo (neretto mio):
Indagati per peculato 19 appartenenti alla polizia locale di Cortina oltre a 6 funzionari e amministratori del Comune di Cortina d’Ampezzo, tra i quali il sindaco Andrea Franceschi, accusati di omessa denuncia. […] La Guardia di Finanza ha scoperto che era pratica diffusa di vari vigili di trattenersi le somme riscosse in contanti, pur in presenza dell’obbligo di versarle sul conto corrente del Comune a scadenze prestabilite: […] Vari agenti, invece, non hanno versato tempestivamente le somme riscosse, sottraendole, a volte per mesi o per anni, alle casse del Comune.
Tuttavia, l’amministrazione comunale ci tiene a precisare:
L’amministrazione comunale di Cortina rende noto che «non risultano ammanchi nelle cifre percepite dalle contravvenzioni. Se così fosse, avremmo proceduto per primi alla segnalazione. Siamo, perciò, stati colti di sorpresa dalla notizia e dal numero dei provvedimenti annunciati. Ancora nel pomeriggio di oggi, però, non risulta al Comune alcuna comunicazione ufficiale, né è pervenuta voce o notizia dei provvedimenti giudiziari annunciati. […]
Voi capite che per il cittadino diventa difficile orientarsi. Da una parte dobbiamo ragionevolmente ritenere che le capacità della Guardia di Finanza vadano un po’ al di là del sempliciotto “controllo degli scontrini”: non ci si aspetta il grande colpo di genio ma una capacità d’indagine “oltrescontrino” sì.
D’altra parte non siamo di fronte ad una megalopoli; Cortina è un paesotto, trafficato ma paesotto, e quindi dobbiamo ritenere – altrettanto ragionevolmente – che anche l’amministrazione comunale abbia le capacità minime per tenere sotto controllo – come sostiene d’aver fatto – una vicenda sì banalotta (mi riferisco alla sua dinamica).
Dunque, se la Guardia di Finanza sostiene che “era pratica diffusa di vari vigili di trattenersi le somme riscosse in contanti, pur in presenza dell’obbligo di versarle sul conto corrente del Comune a scadenze prestabilite“, mentre l’amministrazione comunale di Cortina sostiene, al contrario, che «non risultano ammanchi nelle cifre percepite dalle contravvenzioni. Se così fosse, avremmo proceduto per primi alla segnalazione. […]», al cittadino non resta che mettersi in ginocchio e pregare, pregare, pregare. Un dio qualsiasi, anche un non-dio, ma non resta altro.
Speriamo che la Guardia di Finanza non abbia iniziato a giocare a “cuco-tana”; specularmente speriamo che l’aministrazione comunale non abbia iniziato a giocare a “guardie e ladri”.
Comunque, poi arriva la clava della realtà. E da qualche parte batte. E si alzeranno allora alte grida di dolore. E lì sapremo. Fino ad allora … pregate, pregate che è meglio.