Europa da cambiare non da sfasciare (illusioni del PUDE)
Un po’ di ciarpame eurista ed europeista (questa volta proveniente dall’Adige.it):
Domenica 25 maggio non si vota soltanto per eleggere il parlamento europeo. Si vota a favore o contro l’Europa. Se restare uniti e affrontare insieme le sfide globali e il confronto con le nuove superpotenze (Cina, Russia, India, Brasile), o se invece tornare divisi come in secoli di guerre si è stati, e scomparire dallo scenario mondiale. […]
Ma ‘sti qua che parlano di “tornare divisi“, si rendono conto che divisi già lo siamo (vedi grafico del PIL dal 2007 al 2013 con 2008=100). Sarebbe questa l’Europa che porta alla “convergenza”? Qui si nota solo pura divergenza. L’Italia dentro l’euro, a queste condizioni, è banalmente fottuta (ma tutta l’Europa lo sarà). Bevi PUDE (partito unico dell’euro) e poi muori.