quelli del PDL, la specialità veneta e gli asini che ragliano
Gli asini ragliano sempre:
- quando hanno sete perché hanno sete; dopo aver bevuto perché hanno bevuto.
- quando hanno fame perché hanno fame; dopo aver mangiato perché hanno mangiato.
Quelli del PDL (Bond in quel caso) ragliavano contro la specialità e l’autonomia di Trento e Bolzano (quello che segue è solo un esempio dei tanti):
A margine del sit in, il capogruppo Bond commenta: «Il Comitato, anziché sollecitare il passaggio al Trentino Alto Adige, si schieri al nostro fianco contro l’autonomia e la specialità di queste Province, tra l’altro messe in sicurezza dalla Manovra finanziaria».
Poi si son resi conto che, anche volendolo fare davvero, togliere la specialità e conseguente autonomia al TAA è – per intrinseche difficoltà istituzionali – come togliere la verginità a suor Adolfa, l’ultracentenaria Madre Superiora delle Suore Immacolate del Bambinello Riccioluto del convento di clausura sul monte Bergamone.
Ecco quindi il cambio di strategia dei falconi del PDL-FI dopo la lapidaria quanto recentissima richiesta di specialità elaborata dal Consiglio regionale del Veneto e trasmessa allo Stato italiano. Per esempio dalle parole del sen-attore Piccoli:
“La richiesta di un Veneto a statuto speciale, formulata dal Consiglio regionale, deve essere sostenuta con forza da tutti i parlamentare veneti a Roma al di là della casacca politica”.
Che uno pensa: dai che anche quelli del PDL-FI ci sono arrivati, con fatica ma ci sono arrivati; dai che l’hanno finalmente capito che, semmai, non devi togliere autonomia a chi ce l’ha e dimostra che funziona, eccome se funziona, ma chiederla (conquistartela, chiedere non serve a niente) anche per te.
Dicevo degli asini che ragliano. Che dite? Il PDL-FI è o non è un folto parco asini ragliante?
(foto: scianet.it)