in Alto Adige l’autonomia soffoca la vocazione al sacerdozio?
Magari non c’è nessuna relazione tra l’autonomia altoatesina e la vocazione al sacerdozio. Qualcuno ha dati regionali o provinciali (o diocesani) da porre a confronto (a parte quelli di wikipedia)? Il Trentino, per esempio, darebbe l’idea di essere terra più fertile seppur di “pari” autonomia. E la cenerentola Belluno, che autonoma non è ancora? Chissà, invece, quanti seminaristi in procinto di legarsi a Dio ci sono in Campania o in Sicilia. Magari ne vien fuori una mappa come quella dei 26.000 forestali o come quella degli spalatori di neve a luglio.
In Alto Adige solo cinque seminaristi
Tre studiano a Bressanone, uno a Roma e uno si sta preparando alla parrocchia di Don Bosco
[…] “Bisogna ammettere che sono pochi!”, sottolinea il rettore del Seminario, don Michele Tomasi, in riferimento alla Giornata del Seminario, delle scuole e convitti ecclesiali, che si terrà domenica prossima, 30 marzo 2014,“ma il numero esiguo non deve oscurare il valore e il significato della vocazione sacerdotale”.
Sul terreno della decimazione dei sacerdoti in Alto Adige già c’eravamo spinti, traendo la conclusione – non noi ma la Conferenza episcopale – che è tutta colpa della pratica abortista. Io resto dell’idea di allora:
Lo dico da anni che prima o poi dovrete aprire alla patonza sacerdotale, pena l’estinzione.
(per @dartagnan: patonza va bene o è preferibile passerina? O quale altra a scelta fra le varie alternative?)