black out in Cadore: cari sindaci, a che punto è la ‘vostra’ class action?
Non nutro alcuna simpatia per Enel e Terna, non foss’altro per il fatto che questi “giganti” operano ancora in un sostanziale regime di monopolio e, soprattutto Enel, hanno ricevuto tanti di quei sussidi statali da far impallidire di vergogna i gerarchi dei politburo sovietici. Se questi enti prendessero una bella legnata, quindi, godrei profondamente, pur avendo coscienza che ogni euro elargito a mo’ di risarcimento verrebbe tranquillamente ripescato – prima o poi – in ombrosi aumenti tariffari.
Sono anche fra quanti, da subito, hanno rilevato che il black out di Natale è attribuibile in massima parte alla eccezionalità dell’evento meteorico verificatosi; il secondo black out non ha fatto altro che confermare – se mai ve ne fosse stato il bisogno – l’eccezionalità dell’evento, ancorché l’uno e l’altro si siano presentati in tempi diversi. La straordinarietà sta nel fatto che attorno ad una fascia altimetrica ben definibile, alla neve caduta ed appiccicatasi alle fronde degli alberi è seguita altrettanta pioggia che, imbevutasi nella neve-spugna preesistente, ha costituito un carico di rottura che è stato fatale per tantissime piante che non hanno potuto che schiantarsi a terra coinvolgendo nella caduta le linee di trasmissione della corrente elettrica.
Ricordavo tempo addietro che, per quanto ne so, non mi pare che una seria class action sia intentabile a fronte di eventi meteorici di conclamata eccezionalità come quelli in parola. Detto altrimenti, credo che ad Enel e Terna non servano “prìncipi del foro” per dimostrare l’inconsistenza di una class action promossa nei loro confronti, ma bastino le argomentazioni sinteticamente esposte anche se sostenute da un avvocato del buco.
Detto questo, siccome avevo promesso di ricordare – ogni tanto – come stesse procedendo l’ambaradan della class action tanto sbandierata dai sindaci …
Anche la class action è una bella cosa, ideale per problemi sì vastamente coinvolgenti come gli accadimenti legati alla ormai celeberrima “tempesta di Natale”, ottima anche per tutti gli struzzi che così possono tirar fuori la testa e battersi forte il petto manifestando inaspettato coraggio. Ma è davvero una bella cosa: sarebbe stupendo se i sindaci ne confezionassero una propria. Inizia da oggi, qui, in questo istante, il solenne conteggio del tempo necessario a veder varata la minacciata class action dei sindaci cadorini: ad ora, un giorno trascorso.
rivolgo questo accorato promemoria a tutti i sindaci del Cadore:
ad oggi sono passati 60 giorni!
a che punto è la class action “black out di Natale” da voi promessa e sbandierata?
Pur credendo per quanto già anticipato che alla fine tutto si risolverebbe in un niente di fatto, possiamo in qualche modo contare sul fatto che, perlomeno, sia promossa?