Cagliostro: tra stipsi letterarie e umiliazioni canossiane
(apprezzando l’onestà intellettuale con la quale Cagliostro interpreta la questione della “stipsi letteraria del sindaco di Lozzo” – che alla fine mi vedrebbe questuante e genuflesso al potere temporale del sindaco: “Una specie di Canossa con l’imperatore prostrato ai piedi del pontefice” – pubblico come articolo il contributo apparso originariamente come commento, riservandomi appena possibile di chiarire il mio punto di vista in relazione a quanto limpidamente argomentato con nota e proverbiale sagacia)
di Cagliostro
@Danilo,
l’uomo del monte usa due pesi e due misure. Seppur con “bonari” rimbrotti per la inusuale procedura adottata dal cittadino Alessio Zanella, una qualche risposta scritta è pur sempre stata data, anche se lacunosa e strumentale ad un profilo strettamente propagandistico. A te invece un vero riscontro scritto, come da consolidata normativa, non è stato neanche preso in considerazione. La palla ti è stata rilanciata con un laconico e molto formale invito ad utilizzare gli orari del calendario-udienze per un eventuale (sta a te decidere!) colloquio chiarificatore.
Sotto il profilo psicologico, tutto rientra in un gioco sottile e tutto deve svolgersi non in un terreno neutro ma dove S.E. vuole, ossia dove la tua presenza avrebbe, a mio modesto parere, il sapore della ‘questua’. Una specie di Canossa con l’imperatore prostrato ai piedi del pontefice, auspice e presente una qualsiasi Matilde (magari ‘Penna Bianca’ della riserva indiana?).
Questo modo di procedere fa parte della natura dell’uomo e, se tu accetterai la ‘tenzone’, non aspettarti nulla di buono e di esaustivo.
Gli argomenti “pregnanti” indubbiamente ci sono e ci starebbero tutti e fra interlocutori portati ad un serrato confronto basato, comunque, su correttezza, moderazione e civismo, potrebbe sempre scaturire qualche cosa di utile per la collettività. Nello specifico però, dati alla mano e conoscendo a fondo le caratteristiche politiche ed umane del tuo… ospite/anfitrione, prevedo scintille e ti dico che qui la FORMA scelta dal primo cittadino (diniego della risposta scritta nel merito entro i canonici 30 giorni, per optare su qualcosa di furbastro che sa di vischiosità ingannatrice) diventa SOSTANZA.
Il terreno di incontro (scontro?) lo ha scelto Lui, lasciando a te soltanto la facoltà di accettare o meno la ‘tenzone’. Il cerino, come puoi ben vedere, resta in ogni caso nelle tue mani. Se accetti, dimostri coraggio ma devi essere conscio di esporre il fianco ad una contesa il cui esito è pregiudicato in partenza proprio a partire dalle modalità e luogo in cui tale contesa avviene. Se non accetti senza dare precise motivazioni, dimostri al popolino di temere il confronto…
Politicamente quindi il sindakos vuole dimostrare a tutti di saper gestire al meglio anche le situazioni più difficili e scabrose.
Fossi in te, andrei molto caricato e conscio della forza delle tue argomentazioni contrapposte al solito modo mellifluo, mistificatorio ed assolutorio di ogni papocchio fin qui messo in essere da lor signori a danno di una comunità per buona parte ignara ed osannante.