Lozzo di Cadore: che fine ha fatto il progetto per affittacamere, azione pilota del dgr 1598? (1a parte)
Credo che pochi si ricorderanno dell’ “azione pilota” introdotta in via sperimentale dal Dgr 1598 (decreto giunta regionale). Ve ne ho parlato nell’articolo Azione pilota del Dgr 1598: la Regione Veneto lancia un nuovo gratta e vinci.
L’azione pilota era stata attivata “al fine di favorire l’incremento della ricettività turistica extra alberghiera, con riuso di edifici esistenti, in quei Comuni ancora non sufficientemente interessati da attività turistiche, ma potenzialmente suscettibili di un loro sviluppo”.
Uno spirito, quello che ha animato questa azione, assolutamente condivisibile, in quanto è proprio di questo che ha bisogno il nostro paese: sviluppare la ricettività extra-alberghiera, attraverso nuovi B&B (Bed & Breakfast) ma anche, in particolare, attraverso l’offerta di affittacamere.
La cosa che invece ho giudicato orrendamente vergognosa, a carico della nostra amministrazione, è che per indire una riunione pubblica nella quale spiegare ciò che il dgr 1598 prevedeva riguardo all’ azione pilota (incremento ricettività turistica extra albergiera), si sia giunti all’8 agosto.
Il giudizio di orrendamente vergognoso è legato al fatto che, scrivevo nell’articolo precedentemente citato: “la delibera (di cui l’azione pilota in esame è solo una scheggia) è del 26 maggio 2009, diventa norma il 12 giugno 2009. Per una serie di ragioni la riunione per descrivere le finalità e modalità di accesso all’azione descrittiva è stata fatta ieri, 8 agosto 2009, ore 16 presso la sala consiliare. Il bello è che le adesioni-progetto devono essere presentate entro l’11 agosto (non è uno scherzo)“.
Comunque, entro i termini previsti, una proposta facente capo al nostro comune, comprendente 6 o 7 soggetti, è stata presentata. Non faccio fatica alcuna ad immaginarmi quanto sia stata raffazzonata, visti i tempi a disposizione e considerando che il 10 agosto c’era anche San Lorenzo, festa patronale.
C’è qualcuno, fra gli amministratori, che sa qualcosa di preciso in merito all’esito delle proposte presentate?
Non ho alcun dubbio che c’è.
Ma, visto che c’è, non ritenete che sia doveroso da parte dell’amministrazione, anche attraverso il sito, ma meglio con un contatto personale (per questo caso), portare a conoscenza i 6-7 soggetti che si sono resi disponibili nel presentare i progetti di “affittacamere”, dell’esito finale della proposta (con conseguenti considerazioni)?
L’avete fatto? Non so gli altri, ma uno l’avete lasciato fuori di sicuro, l’ho sentito al telefono poco fa. Nel gruppo dei proponenti c’era anche l’assessore Cristian Baldovin. Ho ragione di credere che lui potesse sapere tutto fin dalla fine di agosto. Volete sapere perché? A breve ve lo spiego, nella seconda parte di questo articolo.
Morale: il cittadino va trattato da cittadino, non dico che vada coccolato, ma adeguatamente informato sì. So che la cosa vi riesce difficile, abbiamo capito da tempo che volete forzatamente tenerci nell’ignoranza, per esempio negandoci il diritto di consultare efficacemente su internet le delibere dell’attività amministrativa, cui noi vi abbiamo delegato e che tutti ci coinvolge. Ma qui si trattava di avvisare 6 o 7 persone. Anzi, una in meno, l’assessore Baldovin lo poteva già sapere.
Foto: Flickr (toprural)