turismo a Domegge di Cadore: il sito che non c’è
A Domegge c’è l’isola che non c’è, isolotto che è tale quando il serbatoio è “pieno” e che, in funzione dello yo-yo praticato sul livello dell’invaso detto “Lago del Centro Cadore”, può apparire un cogoluzo alberato legato alla “terraferma” da una lingua di terra pantanosa più o meno rinsecchita.
Pare che la feconda tradizione dell’isola che non c’è si mantenga anche per il sito del comune, almeno per quanto riguarda la parte dedicata al “Vivere” ed in particolare alle sottosezioni legate al “Turismo“. Approdati in “Vivere”, infatti, potete cliccare in ogni dove o sgrillettare con ossessiva compulsione ma la sezione risulta quanto mai frigida: in realtà qualche link sembra “rispondere” alla sollecitazione, ma è meno di un mugugno ed alla fine niente si schiude sotto ai nostri occhi.
Almeno sulla vecchia versione del sito comunale di Domegge qualcosa si poteva vedere (galleria fotografica, Domegge in breve, meraviglioso oltre ogni dire il link alle “risorse turistiche“). Si vede che lo staff comunale addetto alla bisogna non ha ancora trovato il tempo per … migrare.
Almeno in quel di Lozzo la sezione turistica risponde alle sollecitazioni: la galleria fotografica è piuttosto invernale ma, per il resto, senza tripudio, quel minimo di informazione che ci si aspetta di trovare la si trova. Ci sono perfino le pubblicazioni about Lozzo, l’indicazione delle “Strutture ricettive” e financo l’elenco degli affittacamere.
No perché, se fai una guida turistica sul Cadore e apri una nuova vetrina con la lista della spesa che il turista può eventualmente fare nel tuo comune, e a “scopo approfondimento” ci metti anche il link al sito del comune, sarebbe bene che a quel link Tizio, pur sgrillettando, alla fine giungesse ad appagare la propria sete di sapere. O no?