Lozzo di Cadore alle prese con lo ‘sgambero’ della neve
Cari sindaco, vicesindaco, giuntisti, consiglieri, amministrazione tutta, cittadini di mare di cielo e di terra, così proprio non ci siamo. Mi riferisco allo sgambero della neve. E non solo – o non proprio – allo sgambero delle strade per garantire la viabilità primaria, ma a tutto il “Piano Neve Comunale” – anzi, in questo caso, al Pianissimo Neve – che dovrebbe garantire una vivibilità standard ai paesi di montagna quale Lozzo di Cadore – mi pare – sia a tutti gli effetti.
Mi sembra di vivere in un “mondo all’incontrario”. Più passa il tempo e più “si va indietro”, come i gamberi, da cui il titolo “sgambero della neve“. C’è un detto, rivolto solitamente ai giovani che stanno maturando, che suona più o meno così:
pi gran te vien e pedo te devente
Mi pare, lo dico senza clamore, che questa amministrazione sia sulla buona china. Non sembra, insomma, che il “nuovo” contratto di appalto con l’opzione di chiamata stia funzionando. Il servizio di sgambero viene svolto dal comune che, quando si trova nella m.. oops nella neve fino al collo, si riserva di chiamare – in aiuto – la ditta esterna affidataria del cosiddetto “‘appalto neve”.
Così facendo, cioè chiamando solo quando sono nella m. (per quanto efficiente il servizio comunale possa essere), si ottiene un ipotetico “risparmio”, naturalmente tutto da quantificare. Ad una condizione: basta che non nevichi “seriamente”. Perché se nevica seriamente, se la vien do come barete, sono cazzi amari. Questo per quanto riguarda la viabilità primaria. Per tutto il resto, per le contrade intendo, no comment, perché ognuno “deve aver visto”.
Mi stai diludendo Mario. Vuoi che muoro? Forse che da piccolo vivevi vicino al mar Ionio e non hai mai visto la neve? Buttiamola così va, che questa – diversamente dalla neve in mezzo alle contrade – non serve “portarla via”.
(micetto al suo primo incontro con la neve …)