l’amministrazione di Lozzo di Cadore: fedele interprete delle tradizioni ladine
Ieri mi sono comprato delle clementine. Le mangio intere, con la scorza, aiutano la mia regolarità e stimolano il sistema immunitario. Ho parcheggiato di fianco alla chiesa. Presi gli agrumi, visto che c’era anche mercato e avendo incontrato difficoltà ad uscire di culo dal parcheggio, sono sgusciato a lato della casa di Mauro dela Bira, di fronte alla sede del Cappone (il GAl senza pisello).
In poche parole, per tornare al bunker mi sono diretto verso Prou e così mi son fatto il giro del paese. Nel farlo ho incontrato 6 mezzi semoventi ed in ogni occasione – una a dire il vero perigliosa – ci siamo dovuti “scambiare” per mancanza di spazio sulla carreggiata (carreggiata?) dovuta ai cogoluze de neve ancora in sede.
Mi è allora venuto in mente ciò che – tratto dai proverbi – mi disse qualche anno fa proprio Mauro dela Bira, incontrandomi mentre spalavo neve.
E tre robe che no serve fei, parché le vien da sole.
Copà i omins, bate do cuce e portà via l neve.
L’amministrazione tutta si conferma fedele interprete delle tradizioni ladine. Questo post vi arriva sponsorizzato direttamente dal sindaco, con livore naturalmente (e da oggi anche rancoroso). Fate i bravi!