Mago Manfredino alla corte di Lozzolot (bolcomiadi /2)
A Camelot c’era Mago Merlino, a noi qui a Lozzolot ci tocca Mago Manfredino (MM). Dopo aver elencato (qui pdf del bolcom) alcune flagellazioni che si sono abbattute “di questi tempi” su tutto il genere umano (aumenta la disoccupazione, atti di insensata violenza nel mondo, anziani abbandonati nell’indifferenza e giovani orbi sul loro futuro), MM prova ad estrarre, timidamente, la bacchetta magica:
Se avessi la bacchetta magica la userei per porre fine a tutto questo.
Ma poi MM si ravvede, capisce che la bacchetta se l’è dimenticata da qualche parte o forse gliel’ha portata via Checo Livingston ed allora, solennemente, confessa:
Ma senza bacchetta magica confesso che mi piacerebbe che tutti, a cominciare dagli abitanti di Lozzo, fossero più felici.
I sillogisti qui si intruppano, perché c’è una certa confusione fra tesi ed antitesi. Con la bacchetta porrebbe fine alle flagellazioni, senza bacchetta proverebbe a procurarsi il piacere di veder tutti felici. Un po’ invecchiato, il mago. Ma senza filosofeggiare, credo che una certa parte dei lozzesi non abbia potuto fare a meno di correre con la mente alla famosa nonna, quella, per capirci, dell’aneddotto “Se mia nonna avesse avuto le ruote sarebbe stata un carretto”.
Altra parte della gente di Lozzo deve aver pensato: “Caro MM, cosa faresti davvero tu con la bacchetta magica non lo so proprio, ma se l’avessi io …”. Provate a pensare, ognuno di voi, a che cosa fareste se aveste la bacchetta magica (io, tre quattro centimetri in più me l’allungherei, la statura intendo, continuo a sognare una vita da pivot). Ehhhh, con la bacchetta magica, quante altre cose si potrebbero fare!!
Dai, digiamogelo, non è proprio la miglior metafora da usare, soprattutto di questi tempi.
Comunque, MM esprime anche questo desiderio: “Vorrei che i posti di lavoro, in Cadore, fossero sufficienti a trattenere tutti i Cadorini”. Suggerisco a MM di allargare il desiderio a qualche posto in più, stante il declino demografico cui stiamo assistendo. Se avessimo la capacità di attrarre persone, invece di allontanarle, potremmo anche aspirare a mantenere la popolazione vitale, accettando nel contempo di perdere l’illibatezza ladina.
Poi partono gli auguri di buon anno, escono dal municipio, ed entrano … in tutti voi, cioè nelle vostre case. E sono pieni di speranza, perché la speranza “è la sola forza che aiuta ad andare avanti”. La speranza che … che … che … e così via (e sia).
Oh Checo, Checo Livingston. Non so dove tu sia, non so cosa tu faccia. Ma, se puoi, riporta la bacchetta magica a MM. E se quella magica non ce l’hai più, portagli quella da rabdomante. Magari lo aiuta a scoprire l’acqua, quella calda sperabilmente.