Fondazione Dolomiti-Dolomiten-Dolomites-Dolomitis UNESCO
La Fondazione Dolomiti-Dolomiten-Dolomites-Dolomitis UNESCO è quindi cosa fatta. Ha sei organi. C’è anche la testa? Forse. In ogni caso si dovrà svitare ogni tre anni.
Le Province autonome di Trento e di Bolzano, le Province di Belluno, Pordenone e Udine, la Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia e la Regione Veneto costituiranno la “Fondazione Dolomiti-Dolomiten-Dolomites-Dolomitis UNESCO”. Contribuire ad uno sviluppo conservativo e durevole del patrimonio è lo scopo principale indicato nello Statuto. Per raggiungerlo determinante è la cooperazione dei soci fondatori per garantire l’armonizzazione delle politiche dei territori su cui insistono i nove gruppi dolomitici.
Fra gli scopi della Fondazione la promozione e la diffusione della conoscenza del patrimonio UNESCO, della cultura di tutela del territorio, la collaborazione con istituzioni internazionali, comunitarie, e locali nonché l’organizzazione di manifestazioni come ricerche, mostre, relazioni e conferenze.
Sono sei gli organi della Fondazione con un Consiglio Direttivo composto dal legale rappresentante di ciascun socio fondatore (in totale sette, le cinque province più le due Regioni) o da un suo delegato. Il Consiglio di Amministrazione è composto da cinque membri, uno per ciascuna provincia che ha condotto l’iter di candidatura. Ogni Provincia nomina come proprio rappresentante l’assessore provinciale competente.La Presidenza del Cda è assegnata a rotazione – seguendo l’ordine alfabetico del nome delle Province – ad uno dei cinque rappresentanti ed avrà durata di tre anni. Lo Statuto della Fondazione prevede inoltre il Collegio dei Sostenitori che raccoglierà i rappresentanti di tutti i Soci, dai Comuni alle diverse Associazioni che aderiranno al progetto. Completano il quadro, l’Organo di Revisione e il Comitato scientifico.
Nella seduta odierna la Giunta ha approvato inoltre il conferimento di 10.000,00 euro per il fondo di dotazione della “Fondazione Dolomiti-Dolomiten-Dolomites-Dolomitis UNESCO”. Gli altri sei soci conferiranno un uguale contributo, per un totale di 70,000 euro. Diverso l’importo che la Provincia autonoma conferirà a partire dall’anno prossimo per costituire il fondo di gestione, 150.000,00 euro che, nella previsione, diventeranno 100.000,00 negli anni successivi. (da Ufficio stampa della Provincia Autonoma di Trento)
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