Bond cade di nuovo in catalessi e vagheggia interventi dell’Agenzia delle Entrate contro Durni
Ci aveva abituato ad interventi da “secoli bui” contrassegnati da un vistoso disorientamente sia nel tempo che nello spazio (qui rassegna). Ultimamente, però, aveva dato qualche segnale di ravvedimento parlando – più per interesse di partito che per convinzione – della macroregione del Nord (una delle poche possibilità che abbiamo di uscire da questo stato di sudditanza che ci sta portando alla rovina: nell’ipotesi che la macroregione del Nord sia parte fiscalmente autonoma dal resto del carrozzone italico). Ma è caduto di nuovo in catalessi:
Nel Paese degli evasori, chi evade di più è sempre l’altro. Così Bond chiede alla Guardia di Finanza di controllare anche Bolzano e lancia la surreale proposta affinché l’Agenzia delle Entrate trattenga all’Alto Adige i 40 milioni del Fondo Brancher per i Comuni di confine.
[…] “Il governatore bolzanino Durnwalder nei giorni scorsi è tornato a reclamare Cortina. Bene, ma prima mandiamoli i controlli, magari così si dà una calmata”, prosegue Bond.Da qui l’appello ad Attilio Befera, direttore dell’Agenzia delle Entrate: “L’Alto Adige deve ai territori di confine 40 milioni di euro che non vuole scucire nonostante ci siano precisi accordi in tal senso – cito quello di Milano del 2009 con cui si blindavano gli statuti di autonomia. E’ una inadempienza inaccettabile, per questo chiedo al rigoroso Befera di intervenire, trattenendo la somma all’origine, possibilità che tra l’altro è prevista proprio dalla legge istitutiva del Fondo Brancher. Veda Befera se questa somma può essere già recuperata nelle agenzie locali o se magari è necessario fare una bella cartella esattoriale dal controvalore di 40 milioni di euro sicuramente garantita dai beni della Provincia autonoma”.
L’Agenzia delle Entrate è un ente pubblico che svolge servizi relativi all’esazione, all’accertamento di evasioni fiscali e alla gestione del contenzioso tributario. I rapporti fra Stato, Regioni e Province autonome sono regolati ad uno scalino un pochino più alto di quanto non sia in sé e per sé questa agenzia. Vi pare, tra l’altro, che a gente che si arrovella nell’architettare incursioni più o meno mediatiche a caccia di scontrini si possa chiedere di intervenire a dirimere la questione dei 40 milioni che Durni non vuol “svincolare”?
Ma dai, che di ridere non abbiam più voglia.