la Provincia mette in vendita cartelli di benvenuto. Sindaco, vu cumprà?
Quando ho letto la notizia mi è venuta subito in mente la proposta che la minoranza di Per la Gente di Lozzo ha fatto tempo addietro al sindaco: quella di dotare il paese di opportuni cartelli di benvenuto “Mozione installazione pannelli di accoglienza e di promozione turistica”.
Al riguardo avevo già scritto a luglio del 2009 e ad agosto del 2011:
e da ultimo, 30 ottobre 2011, ho avuto modo di scomodare anche gli onanisti del Botanico Palazzo:
Ora, tenuto conto che lo sforzo leggendario per traslare la salma della biblioteca dalla topaia clandestina in cui era vergognosamente confinata alla cristallina teca di Palazzo Mubarak sembra si sia concluso (sforzo anch’esso boosterizzato da una provvidenziale mozione di Per la Gente di Lozzo), il sindaco potrebbe trovare il tempo, sempre che abbia finito di martellarci i maroni con gli aumenti delle tariffe Bim-Gsp, di dare un’occhiata alla propizia offerta pubblicata dalla Provincia.
Trattasi di due cartelli di benvenuto dismessi, offerti con “base d’asta” di 100 euri, che parrebbero anche sufficientemente adatti all’ubertoso ambiente lozzese.
Venire in possesso dei tabelloni sarebbe un primo passo, leggendario anch’esso, verso un nuovo modo di intendere l’etichettatura turistica del paese, dando per scontato che a sindaco e sèguito interessi ancora lo sviluppo turistico del paese, la sua identità ladina, la sua appartenenza dolomitica, concetti filosofici che andrebbero condensati nel messaggio di benvenuto da offrire, soprattutto, agli ospiti che dovessero scegliere di gettarsi anima e corpo alla scoperta delle meraviglie celate da Lozzo di Cadore.
Certo, come ebbe a dire in un particolare momento di lucidità il sindaco, tali messaggi dovranno essere “elaborati da persone dotate di competenza nella materia e di professionalità”. In attesa di trovare il Fuksas de noantri adatto alla bisogna, venire in possesso del contenente potrebbe essere di buon augurio per l’arrivo del contenuto.