A proposito di tariffe Bim-Gsp
di Cagliostro
Caro redattore,
dopo un lungo silenzio dovuto a cause indipendenti dalla mia volontà, desidero riprendere a partecipare al dibattito politico, peculiare caratteristica del tuo blog, e lo faccio ripartendo dall’annoso argomento “tariffe dell’acqua”, più precisamente dalla ormai arcinota e decisa maggiorazione del 30%, architettata da una ‘fazione’ di sindaci imbelli e senza pudore.
Che le giustificazioni adotte da questi squalificati personaggi nell’introdurre il nuovo balzello non meritino la benché minima udienza è cosa ormai nota ai tartassati cittadini-utenti. Il rimpallo di responsabilità circa la creazione del mastodontico buco nei conti di GSP è diventata da tempo cosa alquanto stucchevole sol che si pensi al fatto che AATO e BIM-GSP sono entrambi espressione della medesima ‘congrega’, ossia dei 67 sindaci (sui 69 che ne ha la provincia), tanto che non è per niente peregrina l’affermazione secondo la quale controllati e controllori sono identificabili nella medesima camarilla ‘sindacale’, anche se diversi sindaci sembra abbiano ora aperto gli occhi e dissentano apertamente dal ‘gruppo di comando’.
Ad ogni benpensante risulta infatti argomento del tutto specioso quello portato avanti da chi afferma che abbia sbagliato l’Aato nel fare le stime dei consumi, oppure da chi afferma che abbia sbagliato GSP nel porre in essere investimenti consistenti privi della necessaria copertura (attingendo al finanziamento bancario ordinario). Argomentazioni queste tipiche di politici da dozzina i quali persistono nel ricercare invereconde scuse nel tentativo di alleggerire il fardello delle proprie responsabilità con l’eterno metodo dello scaricabarile, solo che in questo caso ci si dimentica che le colpe , nell’una ipotesi come nell’altra, sono in capo ai medesimi soggetti.
Ora il nocciolo della questione per noi è un altro ed è racchiuso in una domanda alquanto retorica ma molto efficace al fine di sottolineare la co-paternità e la portata assurda e vergognosa del recente deliberato teso a scaricare sul povero e spennato contribuente gli errori e le insipienze (ma si tratta solo di questo?) dei nostri conducators da ‘strapazzo’. E la domanda è precisamente questa: “ che differenza passa fra quei politici di rango, scoperti a fare i ‘mazzettari’ sulla pelle dei cittadini (basti pensare all’uso improprio dei così detti rimborsi elettorali) o dediti a traffici tangentari di vario tipo e natura, e quei nostri “primi cittadini’ che addossano a noi l’onere vistoso del risanamento del bilancio di GSP creato da lor-signori?” A voi,lettori, la risposta, l’ardua sentenza!!
Perché vedete, cari lettori, io ritengo che la assurda ed iniqua deliberazione risulti essere stata approvata dalla maggioranza dei sindaci con una enfasi fuori luogo, una enfasi che ha tentato di ammantare il provvedimento come necessario a perequare il costo reale delle forniture di quella che ormai possiamo definire , a ragion veduta, la ‘nostra benzina bianca’. Quindi la spudoratezza di questi signori è giunta al punto di crederci dei gonzi, di prenderci per i fondelli, di considerarci degli sprovveduti a cui si può propinare una versione inverosimile ed insostenibile al punto da apparire adatta a …ritardati mentali.
Domanda chiama poi altra domanda: Il sindaco del nostro Comune come ha votato? Ed ancora: La proposta farlocca è forse partita anche da lui ? La verità, la risposta a queste precise domande è risaputa da tempo. Quando arriveranno a voi le salate, prossime bollette, capirete meglio a chi dovrete attribuire il ‘merito’ di questo bel regalo primaverile!!!
Un caro saluto da ‘Cagliostro’.