il PDL lancia la PDA, ‘Political Digital Academy’
Straordinerio, direbbe Sacchi. Prendetevi un bel sacco maxi di barbagigi e una dotazione di birre (consiglio in ogni caso di tenere a portata di mano la famosa vodka, quella che eventualmente ti cancella tutto dalla mente), e poi potete godervi il video con l’Angelino d’ordinanza (lasciate perdere il montaggio da paura).
La cosa buona è che d’ora in poi quelli del PDL saranno sempre più presenti in rete. Non ne sentivamo la mancanza, a dire il vero, comunque la Rete è grande, c’è posto per tutti.
Se questa cosa della PDA Political Digital Academy l’Angelino l’avesse proposta prima, sottoponendo ad un feroce corso d’aggiornamento quelli del PDL bellunese, ed in particolare quelli che hanno sostato presso il Bim-Gsp, avremmo avuto l’enorme vantaggio di assistere alla creazione del buco nell’acqua in versione 2.0.
Ve li immaginate, quelli del Bim-Gsp, che con un post su un blog, un tweet, una notizia sul wall, un video su Youtube, una gallery su Flickr, o un tumbl su Tumblr ci tengono al corrente su quanto e come ce lo stanno mettendo nel paraurti? Sevizie digitali 2.0.
p.s. Capisco, guardarselo tutto è una pena. Però ti serve a capire dove si annidano i cantastorie. Quelli del PDL: se non ci fossero bisognerebbe inventarli. Comunque, SÌ, quella vodka di cui parlavo all’inizio è indispensabile anche questa volta.