gli ululati dei sindaci in difesa dei laghi di montagna
Dal Corriere delle Alpi:
I sindaci in difesa dei laghi di montagna
E’ una giusta causa. Come quella della difesa idrogeologica e quella per la sopravvivenza della passera scopaiola.
Il problema è rappresentato dai numeri. Se non c’è una legge nazionale che ti tutela dall’arroganza della Regione, te la devi vedere, appunto, con la Regione.
Qualche giorno addietro sostenevo che lo stato di crisi per la siccità, reclamato dalla cenerentola Bim-Gsp, non sarebbe stato dichiarato fino a quando il problema non avesse toccato gli interessi della pianura. Previsione che poteva fare un ubriaco in stato comatoso. E così è stato.
Ammesso che vi sia la voglia di affrontare il problema, qualsiasi concessione venga fatta dalla Regione sarà sempre di carattere condizionale (ti lascio tenere il livello del lago a X se ….). E quei SE avranno il compito di tutelare gli interessi della pianura, anche perché è lì che si produce il “PIL”.
Il PIL legato al livello del lago in casa centro cadorina è a dir poco ridicolo, se messo a confronto con il primo. Quindi, fatevene una ragione, quelli dei sindaci sono solo ululati alla luna. In base alla democratura vigente, poi, i consiglieri che rappresentano la provincia di Belluno in Consiglio regionale sono 3. Tutti gli altri sono 57. Perdi facile eh !!
Comunque, sia detto anche questo, piuttosto che si dedichino all’approfondimento del buco del Bim-Gsp, visti i risultati eclatanti raggiunti in merito, è per noi tutti conveniente che i sindaci “diano battaglia in difesa dei laghi di montagna”.