Trento muove un PASSO verso il 2020, Belluno verso la fossa
E’ tutto vero, non è una finzione cinematografica. Poi magari non ne ricavano niente. Ma intanto, mentre a Campolongo di Cadore la gente si vede sottratto l’ufficio postale (vedi Corriere delle Alpi), ennesimo esempio di destrutturazione dei servizi del territorio cadorino e bellunese, i nostri cugini trentini hanno l’opportunità di collaborare a disegnare “politiche ambientali, ecosistemi, energia … sostenibilità del produrre e del consumare”. Parolone immaginifiche. Pensate solo a … sostenibilità del produrre e del consumare. Certo, bisognerebbe sentire un trentino per valutare la dose di retorica presente nell’ambaradan avviato. Ma secondo me c’è anche della buona ciccia.
Nel suo saluto ai visitatori del blog Pacher sottolinea non a caso l’importanza di un “Patto tra l’Amministrazione pubblica e i cittadini. Per fare un passo avanti in quelle materie da cui dipende il futuro dei nostri figli: politiche ambientali, ecosistemi, energia, trasporti, sostenibilità del produrre e del consumare, ma anche democrazia, partecipazione, informazione, nuove tecnologie. C’è bisogno di idee, stimoli e proposte da parte di tutti. Leggete, approfondite, mandate i vostri contributi, criticate se necessario. Mantenete vivo questo blog e consideratelo luogo di crescita e scambio. Perché il primo passo da fare è confrontarsi e dialogare, mettendosi in gioco.” (leggi tutto)
Secondo voi, politiche di questo genere, si possono pensare avviate da quella che, se tutto accadrà (dubito) secondo le “indicazioni governative”, sarà la Nuova Provincia di Belluno (quella cosa guidata dai sindaci di cui si è più volte detto)? Secondo me, se qualcosa non cambia, l’unico PASSO che riusciremo a fare è quello che ci porterà al fondo della fossa ad agonizzare prima dell’estinzione. Amen.
Per una ventata di allegria e speranza masochistica, è possibile scaricare il documento PA.S.SO., letto il quale la vostra vita non sarà più la stessa …