il ‘Calzettino di Venezia’, Spock, dottor Scotti, Guerre Stellari e ri-visioni di crescita
Tutto in un numero. Il titolo più audace del foglio veneziano è “Dopo 4 anni l’Italia rivede la crescita”. L’Istat ha previsto per il primo trimestre una “forbice” che va dal +0,3% al -0,1% presumendo, pesando “n” fattori, che accada un +0,1%, che è il dato che riporta il Calzettino.
Ora, che tutti si aspettino una ripresa – vista la miglior congiunzione astrale di sempre – petrolio costa una cicca, parecchie materie prime anche, tassi d’interesse sotto le scarpe, apprezzamento del dollaro (un buon 15%) – è speranza diffusa quanto banale.
Cazzo: preso atto di quanto sopra, un +0,1% sarebbe, come ha detto qualcuno, MISERABILE.
Inoltre, ci vogliono due semestri negativi consecutivi per dichiarare ufficialmente un paese in recessione; vogliamo davvero gridare (infervorati dall’esaltazione al primo trimestre miserevolmente positivo? E poi magari ci appioppano un meno qualcosa? Naaaa! Lo spread, tra l’altro, è in calo in tutta Europa (si vedano, eventualmente, le considerazione postate in precedenza qui sul PIL italiano e qui sul PIL regionalizzato).
Ma il Calzettino ci dà dentro anche con la notizia della dipartita di Leonard Nimoy: sulla prima pagina lincata su Twitter non compare (hanno fatto in tempo a correggerla), ma su quella cartacea il Calzettino è riuscito a scrivere “Addio a Nimoy dottor Spock di Guerre stellari”.
Guerre stellari è tutta un’altra parrocchia; e Mr. Spock non è “dottor”, come ben chiarito anche su Wikipedia: “Capita spesso che venga erroneamente chiamato “Dottor” Spock: l’omonimia col celebre pediatra Benjamin Spock ha originato numerose gag in cui i due vengono confusi.“)
Una giornata di merda, giù in laguna.
(prima pagina intera; riquadro via @gisellaruccia)