2013/2014 un’annata eccezionale per la copertura nevosa (ma anche no!)
Ove sì, ove no! Ma in media “Emerge chiaramente come la copertura nevosa in Alto Adige, ma anche nelle Alpi centrali, sia rimasta uguale.” Parola di EURAC:
Le basse temperature di queste mattine primaverili fanno pensare all’inverno e offrono lo spunto per guardarsi alle spalle: quello appena trascorso è stato un inverno particolare? Sulla base dei dati satellitari forniti dall’antenna installata sul Corno del Renon, i ricercatori dell’Istituto per il Telerilevamento Applicato dell’EURAC hanno elaborato mappe della copertura nevosa sull’arco alpino riferite agli ultimi inverni. Queste mappe mostrano che – nonostante le abbondanti precipitazioni dello scorso inverno – in certe zone la neve si è conservata per periodi molto più brevi rispetto all’anno precedente. Soprattutto sulle Alpi settentrionali, ma anche a quote più basse, la neve è durata anche 40 giorni in meno rispetto all’inverno 2012/13.
“Dopo che quest’inverno si è discusso molto dei capricci del tempo, abbiamo pensato di includere nella nostra attività di ricerca l’analisi dei dati satellitari degli scorsi inverni e di confrontarli con quelli della passata stagione. Ci siamo concentrati sulla copertura nevosa”, spiega Marc Zebisch, direttore dell’Istituto per il Telerilevamento Applicato dell’EURAC. Le mappe elaborate dai ricercatori mostrano in un colpo d’occhio per quanti giorni la neve si è conservata in determinate zone e mettono in evidenza la differenza con gli inverni scorsi.
Emerge chiaramente come la copertura nevosa in Alto Adige, ma anche nelle Alpi centrali, sia rimasta uguale. Scendendo nel dettaglio, in zone come l’Alta Val Venosta o la Val d’Ultimo la neve si è conservata per 40 giorni in più rispetto all’inverno precedente. Anche nelle Alpi meridionali si è verificato lo stesso fenomeno: in Lombardia e Piemonte la neve è rimasta circa venti giorni in più. Le Alpi settentrionali, invece, e soprattutto le Prealpi, sono state innevate per un periodo più breve rispetto allo scorso inverno, anche 40 giorni in meno.
Nel complesso le mappe riferite all’inverno 2013/14 mostrano un limite della neve più alto e più netto: molta neve sulle montagne e poca in valle. “L’inverno appena trascorso ha fatto registrare temperature in media più calde di due gradi Celsius rispetto agli inverni precedenti. Per questo, nonostante le precipitazioni siano state molto superiori alla media, a quote basse è rimasta poca neve”, spiega Zebisch interpretando i dati. Le mappe sulla copertura nevosa sono utili anche per prevedere quanta acqua defluirà dalle montagne.
La stazione di ricezione satellitare sul Corno del Renon fornisce regolarmente dati sull’intero arco alpino. A partire da questi dati vengono elaborate mappe tematiche che documentano gli sviluppi in atto sulla superficie terrestre, ad esempio copertura nevosa e vegetazione.