10 scudisciate per admin del sito web del PD ‘belumat’
In fondo ho scritto solo due innocenti righe. Mica volevo “terremotare” il pd ‘belumat’. Comunque admin, cioè Alessio, mi scrive:
Ciao, credo sia alquanto improduttivo continuare ad insultare semplici cittadini “piddimenoellini” (sic, meglio correggere in quanto il PDL non c’è più, semmai siamo PD+BL) che stanno provando a lavorare online/offline a costo zero (esattamente come gli eroi a 5 stelle, che tu ci creda o no) per la comunità.
Siamo talmente “bolscevihi” che Silvano (Martini) ha già postato giustamente una sua replica sul ns. sito. Nessuna concessione, eh: stiamo solo utilizzando la piattaforma come va correttameente utilizzata.
Magari non sarebbe male anche sapere se sto parlando con Dario De Martin in person: se vuoi intervieni anche tu e mettici la faccia come in questo momento ce la sto mettendo io. A presto!
Alessio (admin e resp. comunicazione del PD+BL)
Caro Alessio,
quando i gerarchi del PD “belumat” (sì, anche la gentile Erika) si accorgeranno del “refuso”, inizierai a condurre una vita grama. A meno che tu non ti offra subito in sacrificio, spegnendo così la loro strisciante sete di vendetta. Offriti per 10 scudisciate (ma vanno bene anche le catarizole ai pié), ne uscirai lindo e pronto ad affrontare con rinnovato impeto le incerte sfide di questo frettoloso mondo della comunicazione (al quale tu dici di partecipare a costo zero e per il bene della comunità).
Il mio “bolscevico” era inteso solo a sottolineare l’accentuato aspetto rivoluzionario, che spesso si associa alla parola bolscevico, del dichiararsi disposti “ad aprire il nostro spazio web al contributo costruttivo di tutti”. Perché è un atto manifestamente rivoluzionario, soprattutto oggi nel pantano dei social media, e andava riconosciuto.
Se talora ho espresso una certa simpatia per “gli eroi a 5 stelle”, ho anche detto più volte che al di là del ruolo di cane da guardia, ruolo che stanno interpretando con virile impegno, molti sono i fronti aperti che non mi permettono di aderire – fossi matto – al loro programma politico (detto ciò solo per chiarire la mia posizione nei confronti del M5S).
In tutto quello che scrivo non c’è cattiveria: non c’è neanche quando strattono il sindaco di Lozzo di Cadore, tale Manfreda, anche se lui mi biasima (una venatura di cattiveria, ma appena appena, ok, ce l’ho nei confronti di quelli del PDL, in particolare i bellunesi che hanno strangolato la Provincia, perché mi hanno veramente rotto il cazzo; ma quelli del PD sono sulla buona strada). So benissimo che ci sono troppe bucce di banana per schivarle tutte e so che un giorno un “Alessio” metterà il dito su una mia “cazzata”. Sono pronto (per gli eventuali “stronzo” sono invece già vaccinato).
No, non sono Dario De Martin in persona. Confesso però che credevo che la mia fama fosse giunta almeno ai piedi del Nevegal. E invece niente. Un duro lavoro mi aspetta. Riguardo al “intervieni anche tu e mettici la faccia come in questo momento ce la sto mettendo io” qui sfondi una porta aperta. Perché, Alessio, basta cliccare sul link “Info sul blog” disponibile sulla barra laterale del BLOZ per giungere a leggere cotanta dichiarazione:
Per il momento credo che il titolo del blog sia sufficientemente esaustivo:
BLOZ: blog di satira politica ed informazione territoriale con epicentro a Lozzo di Cadore e scosse fino alla laguna veneta. Per un approfondimento puoi leggere l’articolo: BLOZ, il blog di Lozzo di Cadore. Questo è l’indirizzo email del BLOZ.
Dietro, davanti, sotto e sopra questo blog ci sono io, Danilo De Martin: questa è la mia email, questo il mio sito personale: visita la pagina “I miei libri su Google“.
Repetita juvant: Dietro, davanti, sotto e sopra questo blog ci sono io, Danilo De Martin! Magari “da culo” ma la mia faccia ce la metto sempre (qui il mio affascinante sorriso: lì, fuso con il larice).
Che altro dire? Ciao e buon lavoro (ma su con le antenne)!
(foto: wdstatic.com)
p.s. correttezza vorrebbe che le modifiche fatte ad un sito a seguito di refusi vengano mantenute a testimonianza di ciò che c’era prima; lo si fa solitamente utilizzando il tag <del> e nel caso specifico il testo “cancellato” dovrebbe apparire così: Merlin